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By Tata Elisa e Ziobarbero
Cerco qui di spiegare perché, malgrado l'euroconsiglio europeo del 28 giugno scorso, personalmente mi aspetto comunque un attacco dei mercati internazionali allo spread italiano. Monti ha appena finito di illustrare al Senato italiano la posizione tenuta e ciò che si è ottenuto all'eurovertice, e al di là della dichioarazione "ora gli eurobond non sono più un tabù", ha oprudentemente defuinito "una riserva d'attesa" quella ottenuta da Italia e Spagna sullo scudo anti spread. Copme si capisce benissimo, una riserva d'attesa significa che lo scudo non c'è. Non si tratta di criticare Monti per come si è comportato al vertice, altrove ho già scritto l'indomani che ha coraggiosamente giocato una carta assai rischiosa e di solito negata all'Italia, il veto in caso di mancato recepimento di un principio che riguarda il nostro interesse nazionale. Solo con una forte credibilità europea e internazionale Monti poteva assumere una posizione tanto rischiosa e aliena dalla tradizione italiana, e solo scommettendo davvero che Spagna e Francia ci avrebbero seguito il rischio diventava ragionevole, cioè elevato ma mettendo in conto che Berlino alla fine non potesse che cedere. Ma lo scudo non c'è. E non perché Finlandia e Olanda hanno detto no, ieri.
Di fatto, quando la Spagna nella nottata decisiva si è unita al nostro veto, si era di fatto assicurata tutto ciò che il premier Rajoy aveva chiesto, e cioè che il sostegno europeo alle banche spagnole non configurase aumntod el debito pubblico nazionale, e che l'Efsf-Esm perdesse la seniority di cui in teoria gode appostandosi nei debiti corporate o sovrani, perché n quel caso l'effetto – a fronte di rischi di solvibilità persistenti – è di far scappare gli altri creditori su equity e bonds, visto che la seniority europubblica costituisce titolo preferenziale a recuperare almeno parte del proprio capitale prestato.
Analogamente, nel bilaterale Merkel-Hollande che aveva preceduto l'eurovertice di due giorni, il presidente francese abilmente aveva dato l'impressione alla Germania di non essere poi così disposto a seguire a spada tratta l'Italia, nella nostra richiesta di un meccanismo automatico salva-spread per i Paesi più virtuosi sulla finanza pubblica: cioè solo per noi italiani,visto che l'anno prossimo dovremmo essere prossimi a registrare un avanzo primario, avendo in questi anni fatto meno deficit pubblico di tutti gli altri tranne i tedeschi.
Ma poi, nelle ore decisive al tavolo degli sherpa, la Spagna si è unita al veto italiano e la Francia, pur senza veto, è rimasta spalla a spalla sulla posizione italo-spagnola. Di fatto, politicamente Angela Merkel non ha ritenuto di mobilitare, a quel tavolo, i Paesi che condividono la posizione di rigore tedesco, cioè Olanda, Finlandia e Austria. La risposta alla domanda "come ...
La Francia deve mantenere l'obiettivo "imperativo" di riportare il deficit al 3% del Pil nel 2013, facendo uno sforzo "sostanziale" basato "prioritariamente" sulla riduzione delle spese pubbliche. E' quanto scrive la Corte dei conti transalpina in un rapporto sullo stato delle finanze pubbliche, chiesto dal nuovo presidente Francois Hollande al momento del suo insediamento e presentato oggi. Per raggiungere questo traguardo, calcola la Corte, servirà un piano di riassetto da 33 miliardi di euro su due anni, basandosi su un ipotesi di crescita dell'1% (di poco inferiore alle previsioni del governo, che stimano un +1,3% per il 2012).
Mentre la Corte dei conti bacchetta il presidente, Francois Hollande, sullo stato delle finanze pubbliche, la ministra della Cultura, Aurélie Filippetti, escogita il 'canone computer', una tassa per chi non ha il televisore in casa ma ha un abbonamento a internet che permette di guardare la tv sul pc. L'estensione del canone tv al computer, sostiene il governo, permetterebbe di avere introiti supplementari fino a 100 milioni di euro. "Sempre più, in futuro, la televisione si seguirà sul computer – spiega la Filippetti -. Forse bisogna estendere il canone a questi altri schermi quando non si possiede un televisore? E' una domanda che ci stiamo ponendo. Ovviamente non si pagherà un canone in più se si hanno computer e tv". L'entourage della ministra ha spiegato che per ora questa misura é solo "una pista tra le altre" e che deve essere prima "discussa con il ministero delle Finanze". Il canone tv – che serve a finanziare gli organismi pubblici di televisione e radiodiffusione come France Televisions e Radio France, e si eleva a 125 euro in Francia metropolitana e a 80 euro nei dipartimenti d'oltremare – nel 2011 ha portato nelle casse dello stato 3,82 miliardi di euro.
Circa 26 milioni di famiglie francesi, secondo le ultime cifre, dispongono di un televisore in casa e sul territorio ci sarebbero 50 milioni di tv, in media quasi due per famiglia.
L'estensione di questo canone a chi non ha la tv ma ha un computer – comprese le residenze secondarie – secondo il governo potrebbe creare introiti fino a 100 milioni di euro.
FONTE ORIGINALE: Ansa.it
Mario Monti rassicura i partiti: 'è una spending review, non una manovra correttiva'. Eppure, se si trattasse di questo parleremmo di oltre 200 miliardi di Euro, come ha precisato pochi giorni fa proprio uno dei superconsulenti voluti da Mario Monti.
Qui parliamo – molto più prosaicamente – di un taglio delle spese di personale e di fornitura per 'raccogliere' quei 5,3 miliardi di euro che servono con urgenza, dato che i conti del decreto Salvaitalia si sono rivelati fin troppo ottimistici: i 'professori' avevano sottovalutato gli effetti negativi della 'mancanza di speranza', ovvero recessione, stagnazione, evasione fiscale, speculazione finanziaria.
Una 'realtà' che sembra non essere percepita nè dai media nè dal Partito Democratico, attestato dietro Bersani e D'Alema, che sembrano non aver imparato la 'lezione della Seconda Repubblica', ovvero che essere il maggior partito o la 'fazione' più coesa non comporta 'ipso facto' che si sia in condizione di governare e che, senza un pensiero economico, un programma economico, anche il maggior conglomerato di voti è in balia delle 'correnti'. L'arroganza con cui è stato 'censurato' il buon Fassina ne è un eccezionale esempio e ci conferma che il 'metodo' non è cambiato da 50 anni a questa parte.
Uno scenario che si racchiude in quattro dichiarazioni, ben rappresentative ed inequivocabili.
«Se per decenni si indulge ad assecondare un superficiale 'tiriamo a campare' oppure si indulge nell'iniettare nei cittadini la sensazione che tanto il Paese può, per le sue risorse, non affrontare problemi seri che le altre nazioni affrontano, forse deve venire il momento in cui, anche a scapito di una temporanea perdita di speranza, bisogna affrontare i problemi seri» – Mario Monti a Palazzo Madama per la presentazione del libro del ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi.
«È evidente che se il governo pensa di procedere al taglio degli organici e alla riduzione dei servizi getta benzina su una situazione molto difficile» – Susanna Camusso, segretario della Confederazione Generale Italiana dei Lavoratori.
«Mentre Sagunto brucia, a Roma si succedono riunioni di congiurati per decidere come buttare giù il governo prima dell'estate e provocare così le elezioni anticipate a ottobre.La voglia di far saltare tutto, si sa, serpeggia da tempo in entrambi i maggiori partiti. Ma se nel Pd Bersani ha l'autorità per zittire un Fassina, nel Pdl pare che Alfano non ne abbia abbastanza per mettere a tacere una folta schiera di sediziosi, ex ministri berlusconiani ed ex colonnelli finiani» – Massimo Polito, editoriale del Corriere della Sera del 16 giugno 2012.
«A questa maggioranza dico da parte di tutti i giova...
Magari le due cose sono collegate. Un Paese al disastro, niente lavoro, tasse su tasse (sul nulla), i bambini alla fame e come ciliegina sulla torta la marcia dei nazisti sul Parlamento. In Grecia la vita offre davvero poco.
Riporta il Digital Journal che il tasso di suicidi in Grecia è aumentato di ben il 40% dall'inizio della crisi. Oltre alla disperazione economica, a tale situazione contribuiscono il taglio dei servizi sociali e dell'assistenza psicologica, e il deterioramento del tradizionale tessuto di intervento familiare e della comunità, che per i greci ha da sempre rappresentato una valida àncora di salvezza. Lo stesso vale per gli italiani: ma non sono per niente curiosa di sapere, in caso di disastro, che fine hanno fatto la solidarietà familiare e di prossimità italiane dopo vent'anni di berlusconismo. Quando si ha la pancia piena è facile irridere ai "valori".
Continua a leggere Grecia crisi: i suicidi, e la marcia dei nazisti...
Con Stephen C. Webster, Raw Story – 27 giugno 2012
Uno degli obiettivi politici a lungo termine del Repubblicano Ron Paul è sull'orlo di diventare una realtà.
In una votazione voce quasi unanime il Mercoledì, la Camera di Vigilanza ha approvato un disegno di legge che richiederebbe alla US Federal Reserve di condurre per la prima volta una revisione completa dei suoi libri e di divulgare dettagli sulle sue discussioni di politica monetaria. Il disegno di legge dovrebbe essere ripreso dal plenum della Camera dei Rappresentanti il mese prossimo.
Paul, un critico di vecchia data della Fed e delle monete di tipo fiat in generale, aveva in precedenza sostenuto un controllo che è diventato parte del Dodd-Frank Wall Street Reform Act per la tutela dei consumatori. L'audit ha richiesto alla Fed di rendere note le sue pratiche di prestito durante la crisi finanziaria del 2008, rivelando che la banca donò più di 16.000 miliardi dollari in prestiti e attività swap agli istituti finanziari di tutto il mondo, nel tentativo di stabilizzare i mercati globali e mantenere i flussi creditizi.
Paul invece ha ritenuto che l'ultimo l'audit che ultimamente il Senato degli Stati Uniti ha approvato era una versione ridotta di quello che crede sia necessario, e la maggior parte dei suoi colleghi sono d'accordo. Il suo disegno di legge ha raccolto una coalizione bipartisan impressionante di oltre 257 co-sponsor – più della metà della Camera – dandogli voti sufficienti per passare.
La versione del Senato, introdotta dal figlio Rand Paul (R-KY), affronta una strada più difficile. Tutti i suoi 20 co-sponsor sono repubblicani, ed è stato bloccato in commissione Senato sul settore bancario, Housing, e affari urbani, che è presieduto dal senatore Tim Johnson (D-SD). Non ha detto se il disegno di legge sarà mandato in aula per il dibattito.
http://www.rawstory.com/rs/2012/06/27/ron-pauls-federal-reserve-audit-approved-by-house-committee/
Whalen: None of its JPM's CIO losses are acceptable, but see the whole point is Jamie got entangled in the media. If this had just been a reported loss with a lot of other numbers we wouldn't be talking about it. It's a trivial number in the grand scheme of things.
Sorkin: What may be less trivial is this situation, this scandal involving LIBOR.
Whalen: Ah well, welcome to the banking industry. Come on, uh, you know...
Sorkin: You hear about these things...
Whalen: Foreign exchange, Libor...
Sorkin: You used to think these were conspiracy theories. Right? You hear this about people manipulating LIBOR, you hear about people manipulating the silver market, and you'd say...
Michelle: And they are!
Sorkin: And they are
Nota del Prigioniero: Ma non ci tacciavano di ottusi cospirazionisti quando dai siti e dai blog denunciavamo questi fatti? Ora sono ottusi cospirazionisti anche i consulenti finanziari e gli esperti intervistati in questa trasmissione americana? La cosa davvero terrificante e che per i suddetti esperti coinvolti nella puntata della CNBC, questo comportamento da parte di questi mostri finanziari e' assolutamente normale. L'assurdita' sconvolgente e proprio ritenere che tutto questo sia giustificato e giustificabile e che vada accettato cosi' com'e'. Come diceva qualcuno? "Wall Street sede del libero mercato, della libera competizione e del capitalismo liberista", ormai anche al piu sciocco dei broker non puo' davvero credere che queste tre affermazioni siano vere.
Sempre All'Erta!
NumberSixfonte:
http://prigioniero.6serve.com/Video-Manipolazione-Mercato
INVESTIMENTI IN TRINCEA | L'uscita dall'area euro non sara' un problema. Norse Ue attraenti a prescindere. Berlino sfruttera' finche' potra' i vantaggi che comporta, ma avrebbe dovuto abbandonare l'area dopo il vertice di Bruxelles. Le banche Ue? Malati da evitare: VIDEO
CRONACA | Raymond Bitar, fondatore di Full Tilt Poker, e' stato arrestato all'aereoporto di New York con l'accusa di aver sottratto $430 milioni ai clienti che avevano ottenuto delle vincite che il gruppo non era in grado di pagare.
3 luglio 2012 Tre miliardi di dollari dalla Glaxo alle casse americane: irregolarità negli antidepressivi CONTINUA
Che la globalizzazione abbia dimostrato la sua efficacia proprio con la crisi economica, questo è un dato molto evidente. Il rallentamento economico infatti non è solo visibile in Europa. Anche i paesi emergenti si trovano in una situazione abbastanza complessa. Certo, il loro rallentamento non significa recessione ma crescita meno virtuosa, ma pur sempre crescita. ...