
Non c'è crescita per l'Italia senza una stabilizzazione della crisi europea, perché senza una riduzione degli spread il cammino di rilancio dell'Italia e dell'Eurozona intera si complicherebbe di molto.
Così il Premier, in una intervista pubblicata da Il Sole 24 Ore, spiega quelle che sono le priorità assolute per uscire dalla crisi.
Tra queste, primeggia la necessità di eliminare l'incubo dello spread, che in questo mese di agosto non si è infiammato come temuto prima delle vacanze dallo stesso Prof. ("Ma vorrei essere prudente: oggi è il 28 e mancano ancora tre giorni lavorativi alla fine del mese", ha detto ieri).
Il merito va dato alla ritrovata credibilità del Paese, le cui risposte di politica economica "comincino a prevalere sulle preoccupazioni e sulle sfide dei mercati".
Naturalmente, visti anche i movimenti rialzisti di questi ultimi giorni, è chiaro che non si può cantare vittoria. L'unico modo per evitare le speculazioni, ha spiegato Monti, è quello mettere in atto quanto deciso nel summit di europeo del 28-29 luglio.
"La soluzione alle tensioni sugli spread passa necessariamente per uno sforzo collettivo di stabilizzazione e crescita", ha spiegato, aggiungendo che sicuramente è giusto far notare che questo squilibrio dei differenziali di rendimento è grave per l'Italia", ma è un rischio anche per i Paesi che oggi sembrano beneficiarne. Certamente l'attuale configurazione degli spread determina in Germania un'elevata crescita dell'offerta di moneta", e ciò "determina un potenziale di inflazione in Germania, che non credo corrisponda ai desideri né della Bce né del Governo tedesco, ha spiegato.
Il Premier afferma che impedire alla BCE, come vorrebbe la Bundesbank, di intervenie nel mercato dei titoli di Stato potrebbe rivelarsi, in particolare dal punto di vista tedesco, "un autogol con effetti paradossali".
Sarà forse questo quello che Monti dirà oggi alla Cancelliera tedesca?
Fonte: http://www.teleborsa.it/DettaglioNews/608_2012-08-29_TLB/monti_non_ce_ripresa_con_gli_spread_alle_stelle.html