02/05/13
CAMEROUN: PENSIERI IN ORDINE SPARSO E RIFLESSIONI PER MOLTI, MA NON PER TUTTI.
Gli ultimi giorni di permanenza in Cameroun, sono serviti per tirare le fila di alcune trattative e per ulteriori nuovi incontri.
TASSI IMPAZZITI E BORSE CHE RIMANGONO ANCORATE AL FILO DELLA LIQUIDITA'
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TASSI IMPAZZITI E BORSE CHE RIMANGONO ANCORATE AL FILO DELLA LIQUIDITA'
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La Bce torna a tagliare i tassi, ma "il cavallo non beve"
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La Bce torna a tagliare i tassi, ma "il cavallo non beve"

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Prove di guerra: manovre militari di Usa e oltre 30 alleati nel Golfo Persico, per russi e’ provocazione contro Iran
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Prove di guerra: manovre militari di Usa e oltre 30 alleati nel Golfo Persico, per russi e' provocazione contro Iran
MOSCA (IRIB) – Gli Stati Uniti ed oltre 30 dei loro alleati tra cui la Gran Bretagna e le monarchie arabe, terranno esercitazioni militari congiunte nel Golfo Persico dal 6 al 30 Maggio.
Secondo PressTV, Washington sostiene che l'obbiettivo sia ottenere la capacità di neutralizzare le mine marine e proteggere le imbarcazioni commerciali, ma gli esperti politici russi spiegano che l'iniziativa e' una provocazione contro l'Iran alla vigilia delle elezioni presidenziali del 14 Giugno. I partecipanti alla cosiddetta esercitazione coniata "contromisure contro le mine" si riuniranno nella base navale americana del Bahrain. Per Geydar Jemal, capo del Comitato Islamico della Russia, "le autorità Usa sono certe che l'Iran non attaccherà mai nessuno ma vogliono aizzare contro l'Iran i paesi arabi ed isolarlo su scala regionale". Stanisalav Ivanov, del Centro russo per la Sicurezza Internazionale, spiega che "l'esercitazione e' una provocazione su scala globale. Non e' solo per mettere sotto pressione l'Iran ma anche un messaggio alla Siria". Invanov ritiene inoltre che "le esercitazioni militari mirino ad incrementare la corsa alle armi nella regione, rendere costante la presenza in Medioriente delle forze straniere e alimentare nuovi conflitti nella regione". La Repubblica Islamica dell'Iran ha già annunciato in passato che ogni singolo sviluppo nel Golfo Persico viene controllato e monitorato e che Teheran non permetterà intrusioni nelle proprio territorio.
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Hai parlato di proprietà popolare della moneta? Non lo farai più!
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Hai parlato di proprietà popolare della moneta? Non lo farai più!
Da poco abbiamo pubblicato l'articolo: Delegato Fiom mette in difficoltà Radio Capital parlando di usura e proprietà della moneta.Una volta pubblicato sul mio profilo facebbok uno dei due conduttori del programma mi scrive questo commento:
Come potete leggere la volontà del mainstream è quella di far tacere coloro che parlano DEL problema. Non mi perderò d'animo perchè: finirà prima la vostra acqua del nostro fuoco!
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governo dell'inciucio: vi dico come finirà
Il più grande produttore di carbone del Regno Unito in liquidazione volontaria: è l'inizio della fine?
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Il più grande produttore di carbone del Regno Unito in liquidazione volontaria: è l'inizio della fine?
Uk Coal, la più grande azienda inglese di produzione di carbone, è in lotta per la sua sopravvivenza: dopo il pauroso incendio del marzo scorso nella miniera Daw Mill il gigante ha avviato la procedura di liquidazione volontaria.
Potrebbe essere l'inizio della fine dell'era dei combustibili fossili, o semplicemente un esempio della caducità del business incontrollato attorno al carbone, la clamorosa notizia che vuole Uk Coal, il gigante britannico di produzione di carbone (dal 2011 ha estratto 7.3milioni di tonnellate di carbone, il 5% del fabbisogno elettrico totale dell'intero Regno Unito), in liquidazione volontaria.
Ecoblog ne ha parlato in tempi non sospetti, e le notizie che giungono dalla Gran Bretagna confermano quanto scritto il 12 marzo scorso.
Nonostante l'azienda si rifiuti di parlare di stato patrimoniale disastroso, negando su tutta la linea gli effetti economici del devastante incendio del marzo scorso nella miniera di Daw Mill, lo stato di liquidazione volontaria si lega a doppio filo proprio con quell'incendio, che ha mandato in fumo 100 milioni di sterline di attrezzature, altri 160 milioni di sterline di carbone e ben 32 milioni in costi di gestione: una scure da quasi 300 milioni di sterline (360 milioni di euro) sull'intero business, che ha letteralmente piegato il gigante del carbone britannico.
Per consentire a Uk Coal di continuare l'attività, al fine di evitare dunque una liquidazione forzata e il fallimento, l'azienda ha così deciso di cercare
una vasta gamma di parti interessate
nell'acquisto della compagnia. Ciò che Uk Coal può ancora mettere sul piatto sono le restanti due più grandi miniere del Regno Unito, Kellingsley nel North Yorkshire e Thoresby in Nottinghamshire, più altre sei miniere a cielo aperto tra nord e centro dell'Inghilterra.
Un "tesoretto" che, secondo indiscrezioni, Uk Coal ad oggi non sarebbe più in grado di sfruttare, anche per colpa dell'incendio di Daw Mill, che ha riportato il mercato del carbone alla dura realtà fatta di imprevisti, contrattem...
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Delegato Fiom mette in difficoltà Radio Capital parlando di usura e proprietà della moneta.
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Delegato Fiom mette in difficoltà Radio Capital parlando di usura e proprietà della moneta.
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Il lato oscuro della Red Bull
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Il lato oscuro della Red Bull
Die Bild racconta il documentario sull'energy drinkInviato da iPhone
Il mistero delle sfere gialle nel tempio azteco
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Il mistero delle sfere gialle nel tempio azteco
Ne sono state trovate a centinaia nel tempo del Serpente Piumato. Il loro significato è oscuroInviato da iPhone
PERCHÉ I DISOCCUPATI GRECI NON VANNO A RACCOGLIERE LE FRAGOLE?
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PERCHÉ I DISOCCUPATI GRECI NON VANNO A RACCOGLIERE LE FRAGOLE?
FONTE: KEEPTALKINGGREECE.COMNel mio ambiente si sono accese molte discussioni sul motivo per cui i disoccupati greci non vanno a raccogliere le fragole. Certo, non si tratta solo delle fragole che crescono a Manolada, nel Peloponneso. Ma anche le pesche a Naousa, in Macedonia o le mele a Zagora, a Pilio, per citare solo alcuni dei prodotti agricoli che crescono rigogliosi in Grecia.
Ma soffermiamoci sulle fragole, in quanto la sparatoria ai raccoglitori migranti della scorsa settimana ha sollevato questa particolare questione.
Tralasciando il puro aspetto razzista, molti altri sono sorti in superficie: le condizioni disumane di vita e di igiene dei raccoglitori nei campi, il compenso giornaliero. Non che nessuno ne fosse a conoscenza, poiché si è cominciato a parlarne grazie ai media greci dal 2008. Ma l'ultimo incidente ha mostrato come un settore agricolo vive grazie allo sfruttamento dei lavoratori migranti.
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Lotta al contante libero in Grecia
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Lotta al contante libero in Grecia
Di Monia Benini
Sono passati pochi mesi dal convegno organizzato dalla Deutsche Bundesbank in difesa dell'impiego del contante libero, ma fuori dai confini tedeschi emerge sempre più una netta opposizione in altri paesi membri dell'Unione Europea verso questo mezzo di pagamento.
Succede così che in Italia l'impiego del contante sia demonizzato e diventi quasi sinonimo di 'evasione', mentre in Grecia si procede fissando tetti sempre più stringenti verso il denaro 'cash'.
Il nuovo disegno di legge del Ministero delle Finanze greco è ormai in dirittura di arrivo e sarà sottoposto al giudizio della troika (BCE, Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale) nel prossimo mese di giugno per ottenere il nulla osta all'entrata in vigore (questa è la prassi per i paesi sotto memorandum che hanno ceduto la propria sovranità per ottenere gli 'aiuti' internazionali, ovvero prestiti con interessi da dover ripagare).
Ufficialmente, il Ministero dichiara di voler limitare l'impiego del contante, con pagamenti autorizzati solo sino a un massimo di 300 euro e con l'imposizione dell'utilizzo della carta di credito, giustificando le nuove misure con la lotta all'evasione e con la necessità di registrare il profilo finanziario di tutti i contribuenti.
Il piano del Ministero prevede inoltre l'inasprimento delle sanzioni che saranno associate con la gravità e la frequenza dei reati fiscali e che potranno essere accertate in qualunque momento attraverso la consultazione di una banca dati informatizzata. L'eventuale evasore, individuato ad esempio attraverso un banale controllo della patente e libretto, potrebbe così essere arrestato e processato immediatamente.
Riferimenti:
greki-gr.blogspot.gr
news247.gr
www.sibilla-gr-sibilla.blogspot.gr
Fonte:
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PAOLO BECCHI “Non lamentiamoci se la gente prende i fucili”
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PAOLO BECCHI "Non lamentiamoci se la gente prende i fucili"
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DRAGHI ALIAS FACCIA DA.CU..O!!!
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DRAGHI ALIAS FACCIA DA.CU..O!!!

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Il nuovo governo salva subito gli F35
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Il nuovo governo salva subito gli F35
Intervistato dall'Unità il nuovo ministro della Difesa, Mario Mauro, ex Forza Italia poi Pdl passato a Monti, tra le altre cose ha affrontato il tema dei contestatissimi super caccia, il cui progetto è stato fortemente contestato per i suoi elevatissimi costi, soprattutto in tempo di crisi.
Per la verità anche il Pd, pur con qualche tentennamento iniziale, in campagna elettorale aveva puntato l'indice contro gli F35. Ma adesso che il vento è cambiato il nuovo ministro della Difesa, pur mostrando un'apparente apertura, attraverso un arzigogolato ragionamento ha fatto capire che gli F35, magari con qualche limatura sull'investimento, dovremo tenerceli.
Ha detto Mauro: «Il tema degli investimenti in tecnologia e armamenti va inquadrato nella visione delle forze armate. In Italia essi sono da un lato fortemente inseriti in precise alleanze, Nato e Ue, e dall'altro esito di un percorso di investimenti e ricerche che dura da anni ed è sottoposto sistematicamente al vaglio del Parlamento».
E alla domanda se il Parlamento potrebbe rivedere l'investimento il ministro ha risposto: «Sì. Anche se investire da vent'anni in un progetto e poi lasciarlo perdere tutto ad un colpo non ha senso. Bisogna entrare ne merito, lo faremo tutti insieme. L'efficienza delle forze armate e delle forze aeree in particolare è essenziale per un paese del G8 con grande responsabilità per la stabilità dello scenario internazionale».
Parole che non hanno bisogno di grandi commenti perché i paletti messi da Mauro a difesa del progetto sembrano abbastanza chiari. A questo punto va ricordata la frase detta da Pier Luigi Bersani in campagna elettorale: «Bisogna assolutamente limitare le spese militari sugli F35, la nostra priorità non sono i caccia ma il lavoro».
Dopo essere venuti meno alla promessa sul "mai con Berlusconi", i dirigenti democratici si rimangeranno anche quella sugli F35? Lo capiremo guardando quello che farà il Parlamento, per quanto in stretto politichese sono abbastanza eloquenti.
Fonte:http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=43561&typeb=0&Il-ministro-Mauro-salva-subito-gli-F35
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La donna che si trova la polizia a casa per un sms su Preiti
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La donna che si trova la polizia a casa per un sms su Preiti
Quando c'è l'allarme terrorismo bisogna stare attenti a quel che si diceInviato da iPhone
Perché la Corea del Nord si è calmata
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Perché la Corea del Nord si è calmata
Dopo settimane di durissima retorica e minacce militari contro la Corea del Sud e gli Stati Uniti, la Corea del Nord ha comunicato le sue condizioni per iniziare un dialogo. Secondo quanto ha fatto sapere il governo di Pyongyang, le condizioni sarebbero: il ritiro delle sanzioni delle Nazioni Unite, l'eliminazione delle esercitazioni militari congiunte della Corea del Sud e degli Stati Uniti, il ritiro dalla regione dei missili nucleari americani e le scuse della Corea del Sud per le offese rivolte alla leadership del Nord.
Secondo diversi analisti, tra cui Michael Green, Victor Cha e Christopher Johnson del "Center for International Strategic Studies", le ragioni del cambio di atteggiamento del governo di Pyongyang sarebbero diverse: tra queste le più importanti sarebbero la nuova strategia dell'amministrazione Obama verso la Corea del Nord, resa evidente dalle dichiarazioni del segretario di stato americano John Kerry durante la sua visita in Cina di metà aprile, e il progressivo allontanamento della Cina dalla sua alleanza tradizionale con la Corea del Nord.
John Kerry in Cina
Il 13 aprile scorso il Segretario di Stato americano, John Kerry, è arrivato in Cina sperando di convincere la nuova leadership cinese a collaborare di più con gli Stati Uniti sul tema della Corea del Nord, di cui la Cina è tradizionale alleato. Il punto più importante della proposta di Kerry alla Cina è stato quello relativo al sistema di difesa missilistico americano nella regione: Kerry ha detto che potrebbe essere ridotto nel caso in cui il governo di Pyongyang decidesse di abbandonare il suo programma nucleare.
Il tema è molto importante per la Cina, che da alcuni anni vede il crescente impegno militare americano nella regione come una minaccia alla propria sicurezza: in sostanza, la Cina soffre di quella che in politica estera viene definita "sindrome di accerchiamento". Questa paura è di nuovo aumentata all'inizio di aprile, quando l'amministrazione americana aveva inviato due navi attrezzate con il sistema di difesa missilistico Aegis nella regione, oltre ad avere annunciato un rafforzamento delle difese missilistiche terrestri nell'isola di Guam, per proteggere gli alleati nel caso di un attacco della Corea del Nord. Insomma, se la Cina vuole che gli Stati Uniti allentino la pressione nell'area, dovrà far sì che la Corea del Nord sia meno rumorosa e minacciosa.
La strategia adottata dall'am...
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GB, I regolatori avvertono: la minaccia-subprime non è archiviata
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GB, I regolatori avvertono: la minaccia-subprime non è archiviata
La minaccia dei mutui subprime, che hanno scatenato la crisi finanziaria globale ormai cinque anni fa, è ben lontana dal dirsi archiviata. A lanciare l'avvertimento – riporta il quotidiano Guardian – sono i regolatori britannici...Inviato da iPhone
E BLA BLA BLA ... BLA BLA ... BLA BLA. ECCO, MI SONO SPIEGATO? - video
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E BLA BLA BLA ... BLA BLA ... BLA BLA. ECCO, MI SONO SPIEGATO? - video
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“L’eurocrisi? E’ un grande complotto”
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"L'eurocrisi? E' un grande complotto"
Dirk Müller sta conquistando la Germania con le sue tesi cospirazioniste sulle difficoltà economiche dell'unione monetariaInviato da iPhone
Europa: Bce, taglio dei tassi record, mentre recessione non si ferma
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Europa: Bce, taglio dei tassi record, mentre recessione non si ferma
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di riferimento al minimo storico mentre le 17 nazioni della regione lottano per uscire dalla recessione.
I responsabili politici riuniti a Bratislava oggi hanno abbassato il tasso di rifinanziamento principale al 0,5% dal 0,75%, una mossa prevista da 45 dei 70 economisti in un sondaggio di Bloomberg News. La BCE ha mantenuto il tasso di deposito a zero e ha ridotto il tasso di rifinanziamento marginale all'1% dal 1,5%.
Il taglio di (...)
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Economia internazionale
/
Europa (UE),
BCE,
FED,
Mario Draghi,
Bloomberg,
recessione,
QE3
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Il monito della Bce pesa sulle banche, Unicredit testa i minimi
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Il monito della Bce pesa sulle banche, Unicredit testa i minimi
Draghi ha sottolineato che nell'area euro alcune banche dovranno rafforzare le loro basi patrimoniali prima di poter tornare a rogare credito [...]
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SCHIAVI MODERNI
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SCHIAVI MODERNI
Bisogna dubitare sempre: il dubbio è la fonte della ricerca e quindi della verità.
Una volta c'erano gli schiavi con le catene, ma uno schiavo con le catene sa di essere tale, e quindi è possibile che gli si accenda la scintilla della ribellione.
Oggi invece, ci sono milioni di persone che sono manipolate dai mezzi di comunicazione di massa, programmate come dei robot e quindi schiave senza sapere di esserlo.
* economista
Pubblicato da Gianni Lannes
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it
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Il vero padrone è il Cavaliere
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Il vero padrone è il Cavaliere
La democrazia è compromessa, l'etica della responsabilità abusata, quando dall'agenda politica scompare ogni accenno al conflitto di interessi e al dominio berlusconiano sulle tv. Gli italiani (compresi gli 11,5 milioni che si sono astenuti, per rassegnazione o rabbia) hanno condannato vent'anni e più di politica offesa da tornaconti partitocratici. Sono [...]Inviato da iPhone
Loretta Napoleoni: intervento all’Ultima Parola (Rai 2) su Europa e Fiscal compact. Il video
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Loretta Napoleoni: intervento all'Ultima Parola (Rai 2) su Europa e Fiscal compact. Il video
Loretta Napoleoni è un'economista e saggista che si occupa di finanza. Di sinistra (strano, visto quello che afferma), oggi è molto vicina alle posizioni del Movimento 5 Stelle.
Quello che qui ho da proporvi, tuttavia, è di interesse di tutti e riguarda l'Europa, il Fiscal Compact e da chi prende o comunque prenderebbe ordini l'Italia nella pianificazione delle politiche economiche e finanziarie. La dichiarazione della Napoleoni, piuttosto cristallina, è stata fatta nella recente puntata de L'Ultima Parola, condotto da Gianluigi Paragone.
In sintesi. La Napoleoni afferma che l'Italia come la Grecia prende ordini dalla Trojka (dal Consiglio e dalla Commissione Europea) influenzata dai grandi paesi dell'Europa e in particolar modo dalla Germania. Questo è accaduto con il Fiscal Compact, approvato dal Parlamento italiano, senza che esso sapesse realmente quale fosse la portata di quella decisione.
Oltre il video che potete vedere direttamente su Youtube, è interessante la sua intervista rilasciata al blog de Il Giornale, Wall & Street, sul perché l'Italia dovrebbe abbandonare l'euro.
da Il Jester

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La BCE taglia i tassi, ma la distanza dalla dinamicità della FED è sempre abissale
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La BCE taglia i tassi, ma la distanza dalla dinamicità della FED è sempre abissale

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Inciucio programmato
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Inciucio programmato
"L'idea non era di fare un governo con il MoVimento 5 Stelle, l'idea era di chiedere al M5S di consentire che nascesse un governo di centrosinistra" Marina Sereni, pdmenoelle, vicepresidente della Camera
"Dichiarazioni che, a questo punto, spazzano via ogni dubbio. Il pd (menoelle, ndr) chiese al Movimento 5 Stelle soltanto i voti necessari alla fiducia. Nessuna proposta per un Governo insieme, nessuna proposta per un programma condiviso. Incredulo, in studio, persino il conduttore Bruno Vespa che non riesce a capacitarsi delle parole di Marina Sereni." Segnalazione da Capoinpiedi
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L’arma finale di Mario Draghi
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L'arma finale di Mario Draghi
Il taglio dei tassi d'interesse da parte della Bce è la mossa della disperazione per uscire dalla crisi. Il pericolo è che non basti nemmeno questoInviato da iPad
L'INPS comunica lo stop alle visite fiscali: perché?
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L'INPS comunica lo stop alle visite fiscali: perché?
La notizia dell'INPS al collasso è ormai nota. La news degli ultimi giorni è: l'INPS comunica lo stop alle visite fiscali: perché? Al fine di raggiungere l'obiettivo di 500 milioni di risparmi sul bilancio 2013, previsto dalla Legge di Stabilità.
Le conseguenze? Il sindacato dei medici di famiglia, Fimmg INPS, ha lanciato l'allarme di un possibile licenziamento di mille medici, a fronte del fatto che le visite fiscali d'ufficio rappresentano il 75% delle visite totali. Non solo. Senza controlli non (...)
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Lavoro e Diritti
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INPS,
Visite fiscali,
Legge di Stabilità
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Bce: Draghi, liquidita' illimitata fino a meta' 2014
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Bce: Draghi, liquidita' illimitata fino a meta' 2014
(Pubblicato il Thu, 02 May 2013 14:45:00 GMT)
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Se la finanza non serve all’economia reale
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Se la finanza non serve all'economia reale
La finanza aiuta davvero la crescita dell'economia reale? A metterlo in dubbio è uno studio del centro di ricerca francese Cepii.Inviato da iPad
LA BCE ABBASSA ALLO 0,50% IL TASSO DI SCONTO COME PREVISTO. BENE, ORA CI DICA COSA È CAMBIATO RISPETTO ALLA SCORSA VOLTA .
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LA BCE ABBASSA ALLO 0,50% IL TASSO DI SCONTO COME PREVISTO. BENE, ORA CI DICA COSA È CAMBIATO RISPETTO ALLA SCORSA VOLTA .
Attendiamo spiegazioni. Semmai vista la crisi Slovena, la situazione è peggiorata, visto che Moody's ha abbassato il rating di due tacche e adesso l'Austria è esposta per circa 12 miliardi e l'Italia per quasi otto miliardi di euro.
( Banca Intesa tramite una partecipata al 97% e Unicredit).
Più tempo passa e più mi viene da credere che le decisioni le prende il chiromante di fiducia.

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L' ALLARME DELLA CIA

ilmanifesto.it
Rapporto dell'Intelligence Usa: per la prima volta dal XV secolo, grazie alla crisi del 2008, l'Occidente perde il predominio di fronte a Cina e «Brics». E mentre L'Ue non terrà la sua coesione, crescono il popolo post-politico di «Facebookland» e «Twitterland» insieme allo strapotere dei magnati dell'informazione. Esaurite le risorse, nascono i «conflitti idrici»
Ogni quattro anni, con l'inizio del nuovo mandato presidenziale negli Stati Uniti, il National Intelligence Council (Nic), Ufficio di analisi e di anticipazione geopolitica ed economica della Central Intelligence Agency (Cia), pubblica un rapporto che diventa automaticamente un riferimento per tutti i ministeri degli esteri del mondo. Anche se, ovviamente, si tratta di una visione molto particolare (quella di Washington), preparata da un'agenzia, la Cia, la cui missione principale è quella di difendere gli interessi degli Stati Uniti, il rapporto strategico del Nic presenta una indiscutibile utilità perché è il risultato di una messa in comune - rivista da tutte le agenzie di intelligence degli Stati Uniti - di studi elaborati da esperti indipendenti di molti altri paesi (Europa, Cina, India, Africa, America Latina, mondo arabo-musulmano, ecc.).
Un altro passo verso il precipizio
CAMEROUN: DURANTE LA NOSTRA PERMANENZA HO AVUTO MODO DI LEGGERE SU DI UN GIORNALE IL DISCORSO DEL PRESIDENTE BIYA IN TURKIA DAVANTI AD INVESTITORI ... E L'HO CERCATO IN RETE PER FARLO LEGGERE ANCHE A VOI ...
Discours de clôture de S.E. Paul Biya, à Istanbul, le 27 mars 2013
Par Paul Biya - 28/03/2013
Par Paul Biya Président de la République du Cameroun
Je suis aujourd’hui en Turquie, en compagnie d’une importante délégation, à l’invitation du Président de la République de ce grand pays. Nous avons avec la Turquie des relations d’amitié et de coopération qui se sont intensifiées au cours de ces dernières années et mon séjour en Turquie se passe très bien.
J’ai eu des entretiens approfondis, à tous les niveaux, avec Monsieur le Président de la République et Monsieur le Premier Ministre. Et l’une des décisions qui ont été prises à cette occasion a été de rencontrer les milieux d’affaires de Turquie. Monsieur le Président de la Confédération des Hommes d'Affaires et Industriels de la République de Turquie, Messieurs les Présidents des Chambres Consulaires de la République de Turquie, Messieurs les Chefs d'Entreprises, Distingués Invités, Mesdames et Messieurs, C'est pour moi un réel plaisir de prendre la parole ce jour, dans ce magnifique cadre, au terme du Forum Economique Cameroun-Turquie, auquel vous avez bien voulu prendre part. Permettez-moi à cet égard de vous remercier de votre intérêt pour le Cameroun, manifesté tout au long de vos échanges avec les membres du Gouvernement et les opérateurs économiques qui m’accompagnent. Mesdames et Messieurs, Comme vous avez pu le constater lors de vos échanges, l'économie camerounaise a enregistré ces dernières années des performances appréciables, aux antipodes de la morosité qui a suivi la crise financière internationale qui sévit depuis 2008. Le taux de croissance estimé cette année à 6% est en constante progression. Par rapport aux 5,1% de croissance en 2012, c’est presque 1 point de mieux. Notre objectif est d’ailleurs que cette tendance à l’accélération de la croissance se poursuive dans les prochaines années.

Paul Biya lors de son discours à Istanbul en Turquie
Notre potentiel agropastoral et halieutique est très riche et diversifié, en raison de la variété des climats et des sols. La surface cultivable, d'environ 85% de la superficie totale du pays, n'est que très marginalement exploitée, à peine 20% actuellement. La diversité de nos productions agricoles comprend des cultures vivrières et des cultures de rente, telles que la banane, le coton, le cacao, le café, le thé, la canne à sucre, le caoutchouc naturel, les céréales, les fruits et légumes, les tubercules, et j’en passe. Il y a là assurément des niches de croissance à développer, au même titre que l’avantage comparatif que la partie septentrionale et le Nord-Ouest du pays offrent pour l’élevage bovin en particulier. Par sa position charnière entre le vaste marché du Nigéria et celui de la Communauté Economique et Monétaire de l'Afrique Centrale (CEMAC), le Cameroun côtoie en effet un marché potentiel de 300 millions de consommateurs, si l’on intègre la République Démocratique du Congo et le Soudan. Le savoir-faire reconnu des investisseurs turcs est aussi le bienvenu pour tirer le meilleur parti des 360 km de notre façade maritime, et des 17 millions d’hectares de forêts exploitables qui font du Cameroun le deuxième massif forestier d'Afrique, lequel abrite près de 300 essences exploitables, dont une soixantaine seulement est exploitée.
J’ai été heureux, en échangeant avec le Premier Ministre de votre grand pays, de voir que, lui comme moi, pensons que nos échanges doivent atteindre un minimum de 500 millions de dollars. Je pense que nous y arriverons. Je voudrais par conséquent conclure mon propos en vous assurant, Mesdames et Messieurs, que vous êtes les bienvenus au Cameroun, où vous trouverez toute la disponibilité, l'assistance et la sécurité nécessaires pour voir prospérer vos affaires.
Je vous remercie de votre aimable attention.
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