Noi siamo sognatori, utopisti e intimamente poeti...
Noi vorremmo attraversare l'oceano ed arrivare presto alla meta e desideriamo ardentemente che ogni uomo veda riconosciuti i suoi diritti e la sua dignità senza essere calpestato, vilipeso e violentato oppure ingannato e sbeffeggiato...
Noi aneliamo alla pace universale e a una vita che possa essere definita tale, in armonia con la natura che ci circonda e in simbiosi con l'energia che affiora dai pori della terra...
Noi abbiamo sognato, ma hanno colonizzato il sogno e hanno preteso il copyright del nostro immaginario e le distopie descritte dai classici romanzi di fanatascienza si sono inverate forse oltre ogni più fosca previsione...
Tempi difficili si prevedono per la White House: la popolarità del Presidente – il democratico Bill Clinton – sta calando incessantemente a causa di uno scandaletto sessuale e - si sa – il popolo americano è fin troppo rigido e puritano per accettarlo. Per quanto si possa bombardare massicciamente il Panama o l'Iraq – accampando pretesti inficiati da falsità e manipolazione – un Presidente rischia veramente l'impeachment se poi mente per "futili motivi". Sono anche questi i momenti in cui l'Agenzia si muove con la massima libertà e discrezionalità purchè al malcapitato si restituiscano l'onore e il consenso e cosa c'è, appunto, di meglio di una guerra combattuta in nome della libertà e contro l'ennesimo tiranno, il Saddam Hussein d'occasione ? Non una guerra vera con il suo corollario di morte e macerie, bensì virtuale e costruita a tavolino, ma sufficiente a "distrarre" il pubblico americano e a recuperare il consenso perduto, con gli indici di gradimento...